Con l’entrata in vigore dell’Online Safety Act nel Regno Unito, Steam e Xbox adottano strategie molto diverse per la verifica dell’età degli utenti: privacy contro invasività.
Dal 25 luglio 2025, le piattaforme digitali britanniche sono tenute a garantire la verifica dell’età degli utenti per proteggere i minori dai contenuti inadatti. Steam ha adottato un sistema minimalista, che sfrutta la carta di credito per un controllo semplice e rispettoso della privacy. Xbox invece si affida a un partner esterno per metodi più invasivi che includono scansioni biometriche e documenti d’identità. In questo articolo analizziamo vantaggi, limiti e implicazioni di questi diversi approcci nel settore gaming.
Steam e la verifica dell’età
Steam richiede agli utenti del Regno Unito di avere una carta di credito valida come metodo di verifica dell’età. Questo processo avviene attraverso una transazione a costo zero, il che significa che non vengono raccolti dati biometrici o informazioni personali sensibili. In pratica, gli utenti devono essere loggati al proprio account e optare per la verifica dell’età nelle impostazioni. Se un cliente ha una carta di credito associata al proprio account, sarà considerato verificato per la legge. Questa procedura è stata definita "data minimal", in quanto Valve, la società madre di Steam, cerca di ridurre al minimo l’invasività del processo
L’approccio di Steam ha suscitato diversi commenti positivi, poiché non richiede agli utenti di condividere i propri dati con terzi o di sottoporsi a controlli biometrici, il che può essere visto come un passo avanti nella protezione della privacy. Il sistema di pagamento esistente viene utilizzato per questa verifica, quindi molti utenti non dovranno fare altro se non confermare la validità della propria carta. Ciò permette di mantenere l’accesso a contenuti riservati agli adulti senza compromettere la sicurezza dei dati personali; tuttavia, è importante notare che gli utenti senza una carta di credito potrebbero affrontare difficoltà nella verifica della loro età.
Il modello Xbox e la verifica invasiva
A differenza di Steam, Xbox ha scelto una soluzione più complessa e controversa per la verifica dell’età. La piattaforma ha collaborato con Yoti, un fornitore di identità di terze parti, per offrire diversi metodi di verifica, tra cui la scansione facciale e l’invio di documenti d’identità. Questo approccio ha suscitato preoccupazioni tra gli utenti riguardo alla privacy, poiché implica la condivisione di dati sensibili con un partner esterno di cui non si conoscono bene le pratiche di gestione dei dati.
Nonostante ciò, Xbox offre anche metodi di verifica meno invasivi, come l’uso di una carta di credito o la verifica tramite fornitore telefonico. Tuttavia, queste opzioni non sono sempre facilmente visibili agli utenti, il che può portare a confusione e frustrazione. È evidente che Xbox sta cercando di conformarsi alle nuove normative senza compromettere la sicurezza, ma l'affidamento su un terzo per la verifica potrebbe esporre ulteriormente gli utenti a rischi di gestione dati. La verità è che, mentre la verifica dell’età è necessaria, i metodi scelti da Xbox non sono stati accolti con entusiasmo da tutti.
Confronto tra approcci: privacy vs invasività
Il confronto tra le due strategie mostra due visioni diverse di come affrontare il problema della verifica dell’età nel gaming. Steam ha adottato un approccio semplice ed efficiente, minimizzando l’invasività del processo di verifica per proteggere la privacy degli utenti. D’altro canto, Xbox ha optato per un modello più complesso e controverso, che, sebbene conforme alle normative, ha generato dubbi e preoccupazioni tra gli utenti.
In definitiva, la questione della verifica dell’età nelle piattaforme di gioco è diventata un argomento caldo nel Regno Unito, soprattutto con l'entrata in vigore dell'Online Safety Act. Mentre i regolamenti sono necessari per proteggere i minori da contenuti inappropriati, è fondamentale trovare un equilibrio tra la sicurezza degli utenti e il rispetto della loro privacy. Entrambi i sistemi hanno i loro vantaggi e svantaggi, e mentre Steam può essere visto come un esempio positivo di rispetto della privacy, le scelte di Xbox potrebbero essere viste come un passo indietro in termini di fiducia degli utenti.
Conclusione: quale modello è migliore?
In conclusione, la scelta tra il modello di verifica dell’età di Steam e quello di Xbox dipende dalle priorità individuali degli utenti. Mentre alcuni potrebbero preferire il sistema di Steam per la sua semplicità e rispetto della privacy, altri potrebbero sentirsi più a loro agio con i metodi offerti da Xbox, nonostante le preoccupazioni sulla gestione dei dati. È chiaro che entrambi i servizi stanno cercando di conformarsi a una nuova realtà legislativa, anche se con approcci radicalmente diversi.
La verità è che, in un’epoca in cui la privacy è sempre più importante, è cruciale che le piattaforme di gioco considerino attentamente come implementano le verifiche dell’età. In questo contesto, il dialogo tra gli utenti e le aziende è fondamentale per garantire che le soluzioni adottate siano soddisfacenti e intuitive, contribuendo a un ambiente di gioco più sicuro per tutti.
