Un’antica salamandra, l’axolotl, potrebbe cambiare il destino di Città del Messico

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Gli axolotl, salamandre originarie della Città del Messico, sono a rischio estinzione e un team di scienziati sta lavorando per salvarli e migliorare la qualità ambientale urbana.

Gli axolotl sono salamandre d’acqua dolce molto diffuse tra gli appassionati di animali esotici, ma sono a rischio estinzione a causa di pesca, inquinamento e perdita habitat. Un progetto scientifico sta monitorando la specie tramite analisi del DNA ambientale in acqua e aria, con l’obiettivo di creare habitat e riserve protette. Il recupero degli axolotl è anche un’opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica e influenzare politiche ambientali nella città.

L’axolotl: una creatura iconica a rischio

Gli axolotl, noti anche come "assolotti", sono delle affascinanti salamandre originarie di Città del Messico, famose per la loro capacità di rigenerare parti del corpo come arti e occhi. Questo li rende un soggetto di studio ideale per la medicina rigenerativa. Tuttavia, nel loro habitat naturale, gli axolotl sono vicino all'estinzione. Secondo la Lista Rossa dell'IUCN, ci sono meno di 1000 individui selvatici rimanenti. L'espansione urbana e la perdita delle "chinampas" - antiche isole galleggianti usate per l'agricoltura - hanno ridotto drasticamente il loro habitat. Nel tentativo di salvare questa specie iconica, Conservation International sta lavorando per ripristinare l'habitat naturale dell'axolotl nel sistema lacustre di Xochimilco. L'iniziativa non solo mira a preservare gli axolotl, ma anche a sostenere l'agricoltura locale attraverso il recupero delle chinampas, offrendo benefici climatici grazie alla cattura del carbonio.

Conservazione e sfide ambientali

Gli axolotl vivono nel lago Xochimilco, un tempo parte di un vasto ecosistema di zone umide intorno a Città del Messico. Questo ambiente è caratterizzato da chinampas, isole artificiali che offrono habitat critici per la fauna selvatica e servono come risorse agricole per la popolazione locale. Nonostante la loro importanza, molte chinampas sono state abbandonate o convertite ad altri usi a causa dell'espansione urbana. Le principali minacce agli axolotl includono l'inquinamento e l'introduzione di specie invasive come carpe e tilapie, che competono con gli axolotl per il cibo e si nutrono delle loro uova. Le acque povere di ossigeno, causate dal deflusso delle acque reflue di Città del Messico, peggiorano ulteriormente la situazione. Il progetto di conservazione si concentra su iniziative per migliorare la qualità dell'acqua, installando biofiltri per eliminare inquinanti e pesci invasivi, creando così un ambiente più favorevole alla sopravvivenza degli axolotl.

Un progetto di speranza

La rinascita degli axolotl è supportata da un progetto di ampio respiro che coinvolge agricoltori locali e scienziati dell'Università Nazionale Autonoma del Messico. L'obiettivo principale è ripristinare il 60% delle chinampas per scopi agricoli, contribuendo nel contempo alla sopravvivenza degli axolotl. Questo progetto, noto come "Chinampa Refugio Project", mira a ristabilire l'equilibrio eco-ambientale tra agricoltura e conservazione della fauna selvatica. Inoltre, il progetto offre un'opportunità unica di migliorare la consapevolezza pubblica sulle questioni ambientali, incoraggiando politiche di tutela ambientale. Attraverso la creazione di habitat protetti e riserve acquatiche, viene promosso un modello di sviluppo sostenibile che potrebbe essere replicato in altre parti del mondo. Con l'installazione di biofiltri, il progetto non solo protegge gli axolotl ma supporta anche la comunità locale, promuovendo pratiche agricole sostenibili e migliorando la qualità dell'acqua della regione, dimostrando come un piccolo anfibio possa avere un impatto significativo su un'intera città.

Documentario sulla conservazione dell'axolotl a Xochimilco

Per approfondire ulteriormente il tema della conservazione dell'axolotl e del suo habitat a Xochimilco, vi suggeriamo questo documentario.
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