"Tower Dungeon": la nuova visione fantasy di Tsutomu Nihei

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Tsutomu Nihei esplora il fantasy con "Tower Dungeon", un manga che mescola architetture vertiginose e creature uniche in un'ambientazione medievaleggiante sospesa.

Il manga "Tower Dungeon" segna un cambio di genere per Tsutomu Nihei, noto per le sue opere cyberpunk e sci-fi. La storia segue Yuva, un giovane allevatore di uccelli, che si unisce alla guardia reale per salvare la principessa Ignelia, rapita e rinchiusa nella misteriosa Torre del Drago. Insieme a due compagni affrontano pericoli e creature dall'aspetto non convenzionale rispetto al classico fantasy, in un ambiente che ricorda le vertiginose architetture di Nihei. Il tratto grafico è essenziale e pulito, con un uso attento del bianco e nero e un dettaglio calibrato che immerge il lettore nell'ambientazione. L'opera si distingue per il modo in cui il classico topos fantasy viene reinventato con un approccio unico e grafico.

Un fantasy diverso

"Tower Dungeon" di Tsutomu Nihei si apre con una torre, un drago e una principessa: un richiamo al fantasy tradizionale ma rivisitato secondo lo stile unico dell'autore. Il manga è ambientato in un mondo dove un necromante ha assassinato il re e rapito la principessa, rifugiandosi nella Torre del Drago, una struttura colossale con 100 livelli infestati da mostri e trappole. Quest'opera segna un punto di svolta per Nihei, noto per il suo lavoro in "Blame!" e "Knights of Sidonia", poiché lascia il genere sci-fi per esplorare il fantasy. Planet Manga ha deciso di puntare su questo talentuoso autore, introducendo gli appassionati a un nuovo tipo di narrazione che mescola il dark fantasy con un'estetica minimalista e un bianco e nero chirurgico. Scopri di più sulla recensione di SpazioGames.

Il giovane eroe

Il protagonista Yuva è un giovane dinoccolato e ingenuo, ma dotato di forza sovrumana e grande resistenza. Si unisce a un gruppo di guerrieri per salvare la principessa Ignelia dalla Torre del Drago, un edificio sospeso nel vuoto pieno di insidie. Nonostante la semplicità del plot, Nihei arricchisce la narrazione con dettagli che costruiscono un mondo immersivo. Yuva attira sia ammirazione che invidia tra i suoi compagni, portando tensione e dinamismo alla narrazione. L'opera non si concentra tanto sulla complessità della trama, quanto sull'atmosfera e la tensione, immergendo il lettore in un ambiente dove la sopravvivenza è l'unica regola. Il viaggio attraverso la torre diventa un'esperienza di crescita interiore per Yuva, che si trova a confrontarsi con pericoli sempre più letali e dilemmi morali.

Compagni di viaggio

L'accompagnano nel viaggio l'arciere Enriquo e la maga Lilicen, che affrontano creature dagli aspetti inusuali e pericoli non solo da mostri ma anche da altri malintenzionati. La presenza di questi personaggi permette a Nihei di esplorare diverse dinamiche di gruppo e relazioni interpersonali nel contesto di un'avventura pericolosa. Ogni personaggio porta con sé un bagaglio di esperienze e abilità che si rivelano cruciali per la missione. La narrazione è punteggiata da flashback e digressioni che danno profondità ai personaggi e alle loro motivazioni, rendendo la storia non solo un'avventura fisica ma anche un viaggio nell'animo umano.

Architetture vertiginose

L'ambientazione medievaleggiante è resa con dettagli architettonici monolitici e vertiginosi, con una prospettiva che richiama le atmosfere di opere cyberpunk e sci-fi di Nihei. La Torre stessa diventa un personaggio, con ogni piano che rappresenta una sfida unica e imprevedibile. Questa scelta stilistica non solo rende omaggio ai dungeon crawler classici, ma li reinventa in modo innovativo. L'esplorazione della torre richiede ai personaggi di adattarsi e evolversi, mentre affrontano le insidie che si celano dietro ogni angolo. Le architetture vertiginose e gli ambienti claustrofobici accentuano il senso di oppressione e pericolo, offrendo al lettore un'esperienza immersiva e coinvolgente.

Un'esperienza visiva unica

Il linguaggio grafico è essenziale, con un uso calibrato del nero e poche sfumature di grigio, creando tavole ricche ma pulite che immergono il lettore. La scelta del bianco e nero pone l'accento sui dettagli architettonici e sulla tensione drammatica delle scene, permettendo al lettore di concentrarsi sulla narrazione visiva. Nihei privilegia l'esperienza del viaggio nella torre più che il ritmo narrativo frenetico, ribadendo che il fantasy può essere reinterpretato in modi completamente nuovi. Il manga invita il lettore a perdersi tra le pagine, a esplorare ogni dettaglio e a riflettere sui temi sottostanti di lotta, speranza e redenzione.

Innovazioni narrative

Nihei riesce a reinventare il classico topos fantasy con un approccio unico e grafico. La trama, benché semplice, è arricchita da un sottotesto di riferimento culturale e filosofico, come il richiamo a "Le Città Invisibili" di Italo Calvino, dove l'esplorazione dello spazio coincide con l'indagine interiore. Ogni piano della torre è una prova: della carne, della mente, o della volontà. Questa profondità narrativa, unita all'estetica distintiva di Nihei, rende "Tower Dungeon" un'opera imperdibile per gli amanti del genere, offrendo una nuova prospettiva sul fantasy contemporaneo.
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