Katsuhiro Harada, il responsabile della serie Tekken, riflette sul progetto incompiuto Tekken X Street Fighter e su possibili evoluzioni future della serie.
Il progetto Tekken X Street Fighter, un atteso crossover tra le due celebri serie di picchiaduro, è stato cancellato in una fase avanzata dello sviluppo dopo il rilascio del controverso Street Fighter X Tekken. Katsuhiro Harada ha espresso il desiderio di mostrare il materiale sviluppato e ha commentato l'attuale popolarità dei picchiaduro tag-team come Marvel Tokon: Fighting Souls, pur riconoscendo le difficoltà di sviluppare una modalità tag in giochi 3D come Tekken. Ha infine suggerito che eventuali innovazioni di questo tipo potrebbero spettare alle nuove generazioni di sviluppatori.
Il progetto incompiuto
Tekken X Street Fighter non è mai stato completato nonostante fosse già al 30% dello sviluppo, dopo un precedente insuccesso con Street Fighter X Tekken. Katsuhiro Harada, il produttore della serie, ha recentemente espresso il desiderio di mostrare al pubblico ciò che era stato realizzato, riaccendendo la speranza tra i fan del franchise. In un'intervista a Destructoid, Harada ha affermato: "Mi piacerebbe mostrare alla gente quello che avevamo già realizzato. Sarebbe bello se potessimo farlo. Eravamo al 30% dello sviluppo, quindi incrociamo le dita". Questa dichiarazione ha fatto eco tra i fan, molti dei quali ancora sperano che in qualche forma il progetto possa essere rivitalizzato.
Un futuro incerto per i picchiaduro tag-team
Harada ha inoltre parlato della possibilità futura di introdurre modalità tag-team nella serie Tekken, ispirandosi ai recenti picchiaduro 4v4 come Marvel Tokon: Fighting Souls. Tuttavia, ha evidenziato le difficoltà tecniche e temporali di una simile innovazione in un ambiente 3D, sottolineando che lo sviluppo richiederebbe un impegno notevole: "Abbiamo molte più mosse rispetto a un tipico picchiaduro 2D. C'è molto più lavoro da fare per realizzare una cosa del genere con un gioco 3D. Se mai dovesse accadere, probabilmente sarebbe tra molto tempo, e quindi probabilmente non durante la mia vita lavorativa. È qualcosa che dovrà decidere la prossima generazione". Questa riflessione indica che, mentre le idee per nuovi sviluppi sono presenti, la loro realizzazione potrebbe essere lasciata alle future generazioni di sviluppatori di giochi.