Il videogioco free-to-play The First Descendant utilizza nelle sue pubblicità streamer generati dall'intelligenza artificiale, alcuni somiglianti a content creator reali senza un chiaro consenso.
Queste pubblicità, diffuse in particolare su TikTok, mostrano streamer IA con movimenti innaturali e pronunce strane. Alcuni streamer digitali sono stati riconosciuti come copie di streamer reali, sollevando questioni etiche sulla creazione e l'uso di contenuti generati dall'IA senza autorizzazione. La qualità discutibile delle pubblicità ha anche alimentato dubbi sulla tenuta del gioco e gli investimenti dell'editore.
Contenuto delle Pubblicità di The First Descendant
Le pubblicità di The First Descendant mostrano streamer IA che promuovono nuovi contenuti, con movimenti e pronunce poco naturali. Questi streamer digitali, creati tramite tecnologie avanzate di intelligenza artificiale, cercano di replicare l'eccitazione e l'energia dei veri content creator, ma il risultato spesso non riesce a raggiungere l'autenticità che i fan si aspettano. Molte di queste pubblicità sono state condivise su piattaforme come TikTok, dove gli utenti hanno rapidamente notato le anomalie nei contatti e nelle espressioni degli streamer IA. Il pubblico ha cominciato a dubitare non solo della credibilità del gioco stesso, ma anche della motivazione dell'editore.
Lo sviluppo delle tecnologie IA ha reso possibile la creazione di personaggi digitali impressionantemente realistici, ma l'uso di tali tecnologie in contesti pubblicitari solleva interrogativi critici. Gli streamer IA utilizzati nel marketing di questo gioco sembrano essere stati creati per catturare l'attenzione della comunità videoludica, ma la loro rappresentazione caricaturale ha portato a un forte rifiuto da parte di molti utenti che vedono in questo una forma di sfruttamento artificiale.
Lo sviluppo delle tecnologie IA ha reso possibile la creazione di personaggi digitali impressionantemente realistici, ma l'uso di tali tecnologie in contesti pubblicitari solleva interrogativi critici. Gli streamer IA utilizzati nel marketing di questo gioco sembrano essere stati creati per catturare l'attenzione della comunità videoludica, ma la loro rappresentazione caricaturale ha portato a un forte rifiuto da parte di molti utenti che vedono in questo una forma di sfruttamento artificiale.
Le implicazioni etiche dell'uso di streamer IA
In diversi casi, gli streamer digitali sembrano copie quasi perfette di content creator reali, probabilmente addestrati su video esistenti senza consenso. Alcuni di questi streamer sono stati identificati come somiglianze di noti content creator, sollevando domande etiche significative. La pratica di riutilizzare l'immagine e la personalità di qualcuno senza il loro permesso è un argomento delicato nel settore pubblicitario. Gli streamer reali spesso hanno costruito la loro marca personale su anni di lavoro e impegno, e questa forma di appropriazione artificiale può essere percepita come una violazione di diritti e fiducia. Inoltre, il rischio legale associato a tale pratica non può essere trascurato e potrebbe eventualmente portare a controversie legali.
Ad esempio, un caso specifico ha coinvolto un streamer noto, DanieltheDemon, la cui immagine è stata riprodotta in uno degli spot pubblicitari. Questo ha portato a una reazione immediata della comunità, che ha espresso forte dissenso contro l'azienda per non aver chiesto il permesso prima di utilizzare il suo volto e la sua personalità. In effetti, questo è l'inizio di una nuova era pubblicitaria, dove l'IA potrebbe essere utilizzata per sostituire o imitare le persone senza il loro consenso, sollevando importanti considerazioni morali riguardo a quello che è eticamente accettabile in pubblicità.
Ad esempio, un caso specifico ha coinvolto un streamer noto, DanieltheDemon, la cui immagine è stata riprodotta in uno degli spot pubblicitari. Questo ha portato a una reazione immediata della comunità, che ha espresso forte dissenso contro l'azienda per non aver chiesto il permesso prima di utilizzare il suo volto e la sua personalità. In effetti, questo è l'inizio di una nuova era pubblicitaria, dove l'IA potrebbe essere utilizzata per sostituire o imitare le persone senza il loro consenso, sollevando importanti considerazioni morali riguardo a quello che è eticamente accettabile in pubblicità.
Le preoccupazioni etiche dell'IA
Questa pratica solleva preoccupazioni etiche riguardo all'uso di immagini e movimenti non autorizzati generati dall'IA. Se da un lato l'intelligenza artificiale può essere una risorsa creativa, dall'altro suscita interrogativi su cosa significhi davvero essere originale in un contesto di contenuti digitali. La questione se un avatar virtuale possa o meno essere considerato un creativo nel suo stesso diritto è complessa e ancora non risolta. La mancanza di linee guida chiare riguardo all'uso di immagini e rappresentazioni digitali degli individui potrebbe portare a conflitti non solo nel gaming, ma anche in settori come il cinema, la musica e i social media.
Ci si aspetta che le aziende adottino pratiche più responsabili, in maniera da non infrangere i diritti dei creator. Tutti i player del settore dovrebbero lavorare insieme per stabilire politiche che tutelino gli originali in un panorama sempre più automatizzato.
Ci si aspetta che le aziende adottino pratiche più responsabili, in maniera da non infrangere i diritti dei creator. Tutti i player del settore dovrebbero lavorare insieme per stabilire politiche che tutelino gli originali in un panorama sempre più automatizzato.
Critiche e futuro del marketing nel gaming
L'uso di queste pubblicità ha generato critiche da parte della community e dubbi sulla serietà dell'investimento dell'editore nel gioco. Le pubblicità sono state ampiamente condivise su piattaforme social e discutibili cambiamenti di tono e fluidità nel marketing hanno portato a un forte scetticismo. In questa era di gaming competitivo, le aspettative sono alte, e molti giocatori si sono chiesti se la scarsità di autenticità nelle pubblicità rifletta una carenza di sostanza nel gioco stesso. Questo può portare a un circolo vizioso: se un prodotto non è all'altezza delle aspettative generate dalle pubblicità, la fiducia nei confronti dell'intera azienda può essere compromessa. Gli sviluppatori di The First Descendant devono quindi pensare seriamente a come utilizzare le tecnologie emergenti e a garantire che le loro pratiche pubblicitarie siano etiche ed efficaci.
In definitiva, il caso di The First Descendant è solo un esempio di come la tecnologia e l'etica debbano irrompere in un dialogo costante e costruttivo, per garantire che il futuro del marketing nei videogiochi possa essere sia innovativo che rispettoso delle persone e dei loro diritti.
In definitiva, il caso di The First Descendant è solo un esempio di come la tecnologia e l'etica debbano irrompere in un dialogo costante e costruttivo, per garantire che il futuro del marketing nei videogiochi possa essere sia innovativo che rispettoso delle persone e dei loro diritti.
AI-generated streamer ads called out — The First Descendant
Short commentary and examples showing the AI-generated streamer ads for The First Descendant, with discussion of the ethical and quality problems raised online.