Naver WEBTOON e il dibattito sulle condizioni di lavoro degli autori in Corea del Sud

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Naver WEBTOON e il dibattito sulle condizioni di lavoro degli autori in Corea del Sud

Il sindacato degli autori di webtoon solleva critiche su contratti, compensi e uso dell'intelligenza artificiale nella piattaforma Naver WEBTOON, mentre l'azienda risponde difendendo le proprie pratiche.

Naver WEBTOON domina il mercato dei fumetti digitali in Corea del Sud e affronta critiche su condizioni di lavoro, compensi e possibile uso dei contenuti per AI.

Naver WEBTOON: un colosso dei fumetti digitali

Naver WEBTOON è la principale piattaforma di pubblicazione di fumetti digitali in Corea del Sud e ha ampliato la propria presenza a livello internazionale. Quotata all'estero e coinvolta in collaborazioni con grandi realtà dell'intrattenimento, la piattaforma è al centro dell'attenzione non solo per il suo successo commerciale ma anche per il ruolo dominante che esercita nell'ecosistema dei creatori di contenuti.

Le critiche del sindacato sugli accordi contrattuali

Il sindacato degli autori di webtoon ha denunciato pratiche che, a loro dire, obbligherebbero molti autori a produrre più episodi (spesso da tre a otto) prima di firmare un contratto ufficiale. Questo periodo di lavoro iniziale è percepito come non retribuito da parte di diversi creatori, generando accuse di sfruttamento e richieste di maggiore tutela economica e contrattuale.

Trasparenza sui compensi e distribuzione dei ricavi

Molti autori lamentano la scarsa chiarezza nelle modalità di calcolo dei proventi, in particolare per le opere distribuite all'estero, e segnalano che una parte consistente dei ricavi rimane poco spiegata. Naver sostiene che i creatori hanno accesso a dati di vendita in tempo reale e a sistemi per monitorare i guadagni, mentre il sindacato chiede misure più stringenti di trasparenza e garanzie contrattuali.

Preoccupazioni legate all'intelligenza artificiale

Il dibattito si è esteso anche all'uso potenziale dei contenuti per scopi di ricerca e sviluppo, inclusi progetti di intelligenza artificiale. Alcune clausole contrattuali sono state interpretate come possibilità per la piattaforma di impiegare materiale degli autori in attività di machine learning, suscitando timori sulla protezione dei diritti d'autore e sulla eventuale perdita di controllo sui contenuti creativi.

Risposte di Naver e prospettive future

Naver ha respinto le accuse principali, affermando che i creatori mantengono i diritti sulle proprie opere e che la piattaforma non utilizza i contenuti per addestrare modelli di AI senza consenso. Tuttavia, il confronto tra la piattaforma e il sindacato evidenzia la necessità di un dialogo continuo: regolamentazione, trasparenza e nuove prassi contrattuali saranno cruciali per definire un equilibrio sostenibile tra innovazione tecnologica e tutela dei lavoratori creativi.
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