Il regista Tim Burton condivide in un'intervista le origini della celebre sequenza in stop-motion di Mercoledì 2, raccontando anche il suo profondo legame con questo particolare medium, che ha influenzato la sua carriera fin dall'infanzia.
Burton parla della sua passione per lo stop-motion, iniziata con le serie Rankin e Bass e il primo film visto, Gli Argonauti. Ricorda l'importanza di un'insegnante di arte che lo ha aiutato a esprimersi liberamente e gli ha regalato la sua prima cinepresa stop-motion. La sequenza in stop-motion di Mercoledì 2, diventata già un cult, è stata realizzata con grande cura e riflette l'amore per la tecnica del regista. La seconda stagione della serie, con Jenna Ortega, è stata rinnovata per una terza stagione e continua a esplorare temi oscuri e complessi.
La nascita della scena in stop-motion
L'influenza della sua insegnante d'arte
"Sapete una cosa? In [tutti i miei] anni di scuola, forse ho avuto due o tre insegnanti che mi hanno aiutato in qualche modo, ma lei è stata una delle principali. Mi ha lasciato essere me stesso, il che è stato molto importante. Onestamente, non la dimenticherò mai per questo…"Con queste parole, Tim Burton ricorda l'importanza della sua insegnante d'arte alla Burbank High School, la signora Adams, che gli regalò la sua prima cinepresa stop-motion. Questa cinepresa gli permise di sperimentare e coltivare la sua creatività, una passione che poi si è trasformata in una carriera nel mondo del cinema. Burton spiega come la natura tattile dello stop-motion lo affascinasse: creare piccoli mondi animati e vederli prendere vita, anche in modo grezzo, era un'esperienza magica per lui.