Un progetto ambizioso degli anni '90 voleva portare Lupin III sul grande schermo in versione live action con Jim Carrey nei panni del celebre ladro gentiluomo, ma il film non vide mai la luce.
Nel 1997 furono avviati lavori per un adattamento live action di Lupin III, con la sceneggiatura di Peter Briggs e la regia di Tsui Hark. Il produttore Alex Kitman Ho aveva opzionato Jim Carrey come protagonista. Tuttavia, la perdita dei diritti da parte del produttore bloccò il progetto. Questo film avrebbe potuto anticipare l'apertura del mercato occidentale all'animazione giapponese e segnare una svolta per la cultura pop giapponese nel mondo.
Un sogno cinematografico interrotto
Nel 1997, un progetto straordinario si stava delineando nel panorama cinematografico: l'adattamento live action di "Lupin III", un classico dell'animazione giapponese. Questo film avrebbe visto la partecipazione di figure di spicco come lo sceneggiatore Peter Briggs, noto per "Hellboy", e il regista Tsui Hark, maestro del cinema di Hong Kong. Il produttore Alex Kitman Ho, famoso per il suo lavoro con Oliver Stone su film come "Platoon" e "Nato il 4 Luglio", era pronto a trasformare questa visione in realtà. L'idea di portare sul grande schermo la storia del celebre ladro gentiluomo con Jim Carrey come protagonista era accattivante. Carrey, all'apice della sua carriera negli anni '90, avrebbe infuso la sua comicità unica e la sua mimica da "cartone animato vivente" in questo progetto, promettendo di conquistare il pubblico internazionale. Tuttavia, il destino aveva altri piani: la perdita dei diritti da parte del produttore fece svanire questa ambiziosa iniziativa.
Jim Carrey e il fascino di Lupin III
L'idea di affidare il ruolo di Lupin III a Jim Carrey era strategicamente perfetta. A quel tempo, Carrey era reduce dal successo di film iconici come "Ace Ventura" e "Batman Forever", mentre il suo "The Truman Show" era alle porte. Il suo stile comico, caratterizzato da un'energia esplosiva e una straordinaria capacità di trasformazione fisica, lo rendeva l'interprete ideale per un personaggio vivace e dinamico come Lupin III. Il progetto mirava a fondere l'umorismo e la teatralità di Carrey con l'universo stilizzato del ladro gentiluomo, creando una miscela che avrebbe potuto ridefinire il genere dei film d'azione comici per un pubblico globale. Purtroppo, questo potenziale capolavoro non si è mai realizzato, lasciando solo un'ombra di "cosa sarebbe potuto essere" nella memoria collettiva dei fan.
La sceneggiatura: una promessa non mantenuta
Lo sceneggiatore Peter Briggs, ricordando il suo coinvolgimento, ha descritto la sceneggiatura di Lupin III come "la più folle mai scritta." L'intento era quello di creare un film che non solo intrattenesse, ma che stabilisse un nuovo standard per le trasposizioni cinematografiche di anime in Occidente. Briggs immaginava un'opera che potesse avvicinare il pubblico americano al mondo di Lupin III, ben prima che il personaggio guadagnasse popolarità con la trasmissione su Adult Swim. Tuttavia, le complicazioni legali e la perdita dei diritti hanno frenato questo sogno, impedendo al progetto di raggiungere la fase di produzione. La mancata concretizzazione del film rappresenta una delle occasioni più grandi perse nel mondo dell'intrattenimento, una possibilità di espandere il fascino dell'arte giapponese ben oltre i confini asiatici.
Una grande occasione mancata per l'animazione giapponese
La storia di questo film mai realizzato è un esempio di come le vicissitudini legali possano spegnere progetti promettenti prima ancora che prendano vita. Con un team creativo così talentuoso e una star come Jim Carrey, l'adattamento di Lupin III avrebbe potuto fungere da pioniere per gli anime nel mercato occidentale. Il film avrebbe potuto aprire la strada a ulteriori adattamenti di successo, anticipando di anni l'interesse del pubblico occidentale per l'animazione giapponese, ben prima dell'emergere di fenomeni come "Old Boy". Riflettendo su questa storia, non possiamo che chiederci quale impatto avrebbe avuto un film di questa portata sull'industria cinematografica e sulla diffusione della cultura pop giapponese nel mondo.