La fine delle esclusive nei videogiochi secondo gli sviluppatori: tendenze e sfide del settore

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Un sondaggio condotto durante la devcom 2025 rivela come la maggior parte degli sviluppatori ritenga che le esclusive saranno sempre meno comuni e temporanee nel futuro del gaming.

Nel mercato videoludico si profila un cambiamento: il modello delle esclusive tradizionali è in declino. Molti sviluppatori preferiscono modelli di business basati su giochi premium, abbonamenti o free-to-play. Incertezza economica, saturazione del mercato e costi di sviluppo elevati sono fra le principali preoccupazioni. L'uso dell'intelligenza artificiale è visto con riserva da molti, e l'accesso anticipato è considerato una strategia valida.

L'indagine della devcom 2025

Il sondaggio condotto durante la devcom 2025 ha coinvolto oltre 100 sviluppatori europei, fornendo un quadro chiaro delle tendenze e delle percezioni attuali nel settore videoludico. È emerso come solo il 6% degli intervistati creda che le esclusive tradizionali rimarranno un elemento fisso del mercato. In contrasto, il 28% prevede che le esclusive saranno limitate, mentre il 34% ritiene che diventeranno temporanee. Questo cambiamento di paradigma è in parte dovuto al crescente desiderio dei grandi produttori come Microsoft e Sony di espandere il loro pubblico, portando titoli precedentemente esclusivi su piattaforme diverse come PC e, in alcuni casi, anche console concorrenti come Nintendo Switch. L'apertura di Sony e Microsoft è un chiaro segnale di come il panorama dei videogiochi stia evolvendo verso una maggiore inclusività e condivisione dei contenuti.

Modelli di business emergenti

In risposta al declino delle esclusive tradizionali, molti sviluppatori stanno spostando la loro attenzione verso modelli di business alternativi. Giochi premium, abbonamenti e modelli free-to-play stanno guadagnando terreno come strategie preferite. Queste opzioni offrono ai giocatori più flessibilità e accessibilità, mentre permettono agli sviluppatori di diversificare le loro fonti di reddito. L'economia dei videogiochi è in continua evoluzione e questi modelli rispondono alla necessità di adattarsi a un mercato che diventa sempre più competitivo e saturo. L'incertezza economica globale e l'aumento dei costi di sviluppo stanno spingendo molti a valutare con attenzione quale modello di business possa garantire sostenibilità a lungo termine.

Intelligenza Artificiale e costi di sviluppo

Un altro punto di discussione significativo emerso dal sondaggio riguarda l'uso dell'Intelligenza Artificiale (IA) nello sviluppo dei videogiochi. Sebbene l'IA offra potenzialmente numerosi vantaggi, molti sviluppatori si mostrano cauti nel suo impiego. Solo il 33% degli intervistati ha espresso un interesse positivo, preferendo un'adozione minima di questi strumenti. C'è una percezione diffusa che l'IA debba essere utilizzata solo dove realmente efficace, come nel miglioramento della produzione del codice, mentre meno del 11% la considera utile per animazione e arte. I costi di sviluppo, che continuano a salire, impongono una gestione attenta delle risorse e l'uso strategico di nuove tecnologie.

Il futuro del gaming

Guardando al futuro, il settore del gaming sembra propendere verso un modello più orientato verso il cloud e le piattaforme digital-first. Questo cambiamento non solo riflette le tendenze attuali, ma risponde anche alle esigenze di un pubblico sempre più digitalizzato. Le piattaforme cloud offrono la possibilità di giocare senza le limitazioni hardware tradizionali, aprendo nuove opportunità per i giocatori di tutto il mondo. Inoltre, i grandi showcase, da molti considerati troppo affollati, continuano a rappresentare un'opportunità unica di visibilità e networking per sviluppatori e produttori, sebbene il formato e l'approccio possano necessitare di un rinnovo per rimanere pertinenti.
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