Un incontro esclusivo con Hideo Jojo, autore di thriller intensi e socialmente critici, presentato al Far East Film Festival 27 di Udine.
Discussione approfondita sulle opere "A Bad Summer" e "Welcome to the Village", il mix di generi e le scelte registiche che rendono unico il cinema di Jojo.
Hideo Jojo e il suo cinema unico
Hideo Jojo presenta due film caratterizzati da atmosfere tese e complesse, in cui thriller, dramma psicologico e critica sociale si fondono. Le sue opere affrontano tematiche scomode e invitano lo spettatore a riflettere sulla società contemporanea. Al Far East Film Festival di Udine il pubblico si è mostrato pronto ad immergersi in storie che, oltre a intrattenere, funzionano come analisi delle fragilità umane in contesti di crisi.
La poetica dell'autore
Jojo racconta storie di umanità fragile, mettendo in luce emarginazione, relazioni interpersonali e dinamiche familiari nel Giappone contemporaneo. I suoi personaggi sono tratteggiati con profondità e la narrazione non è mai superficiale: ogni scelta drammaturgica mira a stimolare introspezione e critica verso norme sociali spesso date per scontate.
Tecnica e scelte registiche
La regia di Jojo combina tecniche visive attente e uno storytelling calibrato: ogni inquadratura e montaggio sono pensati per amplificare tensione ed emozione. La colonna sonora e il lavoro sul ritmo contribuiscono a rendere i suoi film esperienze coinvolgenti e memorabili, dimostrando come il cinema possa essere al contempo arte visiva e strumento di riflessione sociale.
Trailer ufficiale — A Bad Summer (FEFF27)
Trailer ufficiale presentato al Far East Film Festival 27: immagini e atmosfera che introducono le tensioni, la mescolanza di thriller e dramma psicologico e le implicazioni sociali tratte dal cinema di Hideo Jojo.
