Holy Shoot: recensione approfondita dell'infernale sparatutto roguelite in accesso anticipato

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Analisi dettagliata di Holy Shoot, un promettente sparatutto roguelite in prima persona che però soffre di problemi tecnici e di bilanciamento nella sua fase di early access.

Il settore dei roguelite in 3D è in crescita, e Holy Shoot prometteva molto grazie al suo stile artistico e concept. Tuttavia, dopo diverse ore di gioco, emergono evidenti problemi di design, bilanciamento e bug tecnici che impediscono di consigliare il gioco nella sua forma attuale. L'articolo analizza gameplay, armi, meccaniche di progressione e comparto tecnico, evidenziando punti di forza e criticità su cui gli sviluppatori devono intervenire.

Holy Shoot si presenta come uno sparatutto roguelite in prima persona con ambientazione infernale e struttura classica: eliminare nemici stanza dopo stanza, acquisire potenziamenti e spingere la metaprogressione con valuta guadagnata. Il gioco è firmato da Tale Era Interactive, che ha puntato molto sull'estetica psichedelica e ironica dell'inferno. Ogni partita è una corsa contro il caos: con livelli procedurali e nemici grotteschi, il giocatore si trova nei panni di un'anima dannata con poteri divini, creando un'esperienza di gioco unica e bizzarra. Tuttavia, nonostante questi punti di forza, ci sono elementi che necessitano di miglioramento, soprattutto in termini di stabilità e coerenza nel gameplay.
Purtroppo, le abilità dei personaggi e la scelta degli elementi risultano poco impattanti e sbilanciati. Il gioco prometteva una vasta gamma di eroi con poteri unici, ma molti di questi si rivelano poco utili o troppo deboli rispetto ad altri. Ad esempio, mentre Supersonic Samuel offre un'esperienza dinamica e fluida, altri personaggi non riescono a mantenere lo stesso livello di intensità e impatto. Inoltre, le missioni a tempo nelle stanze possono risultare frustranti, poiché i nemici appaiono in modo casuale e spesso richiedono strategie non intuitive, minando la fluidità del gameplay.
Le meccaniche di progressione di Holy Shoot presentano alcune criticità significative. La progressione tramite anime è divisa in due funzioni sovrapposte, creando confusione e inefficienza nel sistema di avanzamento. Anche il bilanciamento delle armi è un problema: alcune armi sono nettamente preferibili ad altre, il che riduce la varietà e l'interesse del gioco a lungo termine. Il sistema di metaprogressione è spesso inutile o non ben supportato da altre meccaniche, rendendo alcune partite meno coinvolgenti rispetto ad altre. Questo aspetto può scoraggiare i giocatori a investire tempo nel perfezionare le loro abilità.
Il comparto tecnico di Holy Shoot è un altro elemento che necessita di revisione. Sebbene ci siano buone scelte grafiche, come pixel art ben realizzata e ambientazioni uniche, il gioco soffre di problemi tecnici come pop-up e bug audio. Questi problemi possono distrarre e infastidire, compromettendo l'esperienza immersiva che un roguelite dovrebbe offrire. Gli sviluppatori hanno dichiarato di essere in fase di miglioramento continuo, ma è necessario un intervento più deciso per risolvere questi problemi tecnici prima del rilascio ufficiale.
Holy Shoot ha un potenziale interessante ma necessita di corpose revisioni e miglioramenti per diventare una perla nascosta nel panorama roguelite 3D. Gli sviluppatori dovrebbero rivedere profondamente il bilanciamento, le meccaniche di gioco e la stabilità tecnica per offrire un'esperienza davvero soddisfacente. Solo con questi aggiustamenti il gioco potrà emergere come un'esperienza indimenticabile nel suo genere. La community è già attiva nel fornire feedback e suggerimenti, e questo rappresenta un'opportunità unica per Tale Era Interactive di trasformare Holy Shoot in un titolo iconico e apprezzato.
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