Battlefield ha fatto il suo ritorno dopo quattro anni con Battlefield 6, cercando di riconquistare il dominio nel settore degli FPS. Call of Duty, dal canto suo, detiene ancora un record di vendite e una base di giocatori molto ampia, ma negli ultimi anni sono cresciute alcune critiche verso il gameplay e la gestione dei contenuti. La beta di Battlefield 6 ha registrato numeri record su Steam, suggerendo un rilancio potente. Ora si attende la risposta di Call of Duty con il prossimo Black Ops 7. Il confronto tra i due giganti mette in luce dinamiche di mercato, community, e strategie di sviluppo e monetizzazione.
Battlefield torna sul mercato con Battlefield 6, annunciato nel luglio 2025 dopo un’assenza di quattro anni. Il 22 luglio 2025, Electronic Arts ha finalmente alzato il sipario su Battlefield 6, segnando un ritorno atteso da molti. La serie Battlefield era caduta in un'ombra di difficoltà dopo il lancio di Battlefield 2042 e Battlefield V, titoli che non hanno raggiunto le aspettative di vendita e popolarità. Battlefield 2042, in particolare, è stato uno dei giochi peggio recensiti, con meno di 1000 giocatori simultanei su Steam pochi mesi dopo il lancio. Questa situazione ha reso Call of Duty il dominatore incontrastato del mercato degli FPS, con il suo straordinario successo grazie alla modalità battle royale Warzone, che ha attratto oltre 100 milioni di giocatori attivi mensilmente. Battlefield 6 promette di riportare il franchise alle sue origini, con una guerra moderna, una distruttibilità ambientale totale e un gameplay più veloce e coinvolgente, mirando a riconquistare l'attenzione dei giocatori.
La serie Battlefield ha vissuto un periodo difficile con insuccessi come Battlefield 2042 e Battlefield V, che hanno segnato un calo nelle vendite e nella popolarità. Nonostante le difficoltà, Battlefield 6 ha stabilito nuovi record nella sua versione beta su Steam, oltrepassando persino risultati raggiunti da titoli di successo come Monster Hunter Wilds. Questo rilancio potrebbe segnare un ritorno alla competizione per il trono degli FPS, un settore dominato da Call of Duty per sedici anni consecutivi. Call of Duty ha mantenuto il suo status di titolo più venduto grazie a un supporto costante di contenuti aggiuntivi e innovazioni che hanno sempre coinvolto una vasta community globale. Tuttavia, le critiche non sono mancate, con i giocatori che puntano il dito contro il riciclo di mappe e contenuti, oltre a stilemi che a volte rompono l'immersione nel contesto bellico.
Call of Duty ha dominato il mercato degli FPS con oltre 100 milioni di giocatori attivi mensilmente e un successo record di vendite, mantenendosi il principale titolo di sparatutto in prima persona da oltre sedici anni. La serie ha visto un successo senza precedenti con l'introduzione della modalità Warzone, che ha trasformato Call of Duty in un vero e proprio hub per i giocatori di tutto il mondo. Tuttavia, questo dominio apparente è ora messo in discussione da Battlefield 6, che sembra intenzionato a riportare la concorrenza a livelli non visti da anni. La comunità di Call of Duty ha espresso un crescente malcontento verso alcune scelte stilistiche e di gameplay, inclusi i problemi cronici con i cheater e le critiche verso la progettazione delle mappe e il sistema di respawn.
Negli ultimi anni, Call of Duty ha affrontato critiche per questioni di gameplay, mappe e contenuti riciclati, oltre a problemi con i cheater e scelte stilistiche controverse. L'ultimo capitolo, Call of Duty: Black Ops 6, ha battuto tutti i record di lancio del franchise, ma ha anche sollevato polemiche per le scelte di design che molti fan ritengono stiano allontanando la serie dal suo nucleo principale. Activision ha risposto adottando un approccio di monetizzazione simile a quello di Fortnite, introducendo skin e pass stagionali che non sempre hanno incontrato il favore dei giocatori tradizionali. Tuttavia, la mancanza di una forte concorrenza ha permesso a Call of Duty di mantenere il suo status, ma con Battlefield 6 all'orizzonte, il panorama potrebbe subire cambiamenti significativi.
Battlefield 6 punta a riportare la serie alle origini con ambientazioni di guerra moderna, distruttibilità ambientale e un gameplay più veloce e arcade, cercando di attirare una nuova fetta di pubblico. Diretto da Vince Zampella, ex capo di Infinity Ward, Battlefield 6 è il primo titolo prodotto sotto la sua supervisione, promettendo un ritorno ai tempi d'oro della serie con un'attenzione al dettaglio mai vista prima. Le aspettative sono alte, con una base di fan desiderosa di un'esperienza che si allontani dalle delusioni passate. La nuova direzione strategica punta a massimizzare l'attrattiva del titolo attraverso un equilibrio tra innovazione e rispetto per le tradizioni della serie.