Assassin's Creed diventa un GDR: la strategia di Ubisoft per combattere l'usato

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Ubisoft ha imposto ai team di Assassin's Creed di allungare la durata dei giochi e inserire elementi da gioco di ruolo per limitare la circolazione delle copie usate e aumentare i profitti.

Il passaggio di Assassin's Creed da action-adventure a un gioco sempre più ricco di elementi GDR e attività secondarie non nasce solo da ragioni creative, ma anche da una precisa strategia commerciale di Ubisoft. Il fine era quello di aumentare la longevità percepita dei titoli, scoraggiando la rivendita dell'usato che non porta guadagni ai publisher. Alex Hutchinson, veterano Ubisoft, racconta questa pressione interna e gli effetti di questa scelta sul gameplay e sull'esperienza del giocatore.

Assassin's Creed e la sua transizione

Dal capitolo Origins in poi, Assassin's Creed ha inserito molti elementi di gioco di ruolo, ampliando i suoi mondi e attività secondarie, portando la durata media a superare le 100 ore. Questa evoluzione non è solo un cambiamento stilistico ma un realismo testimoniato da vari report, che evidenziano il tentativo di Ubisoft di contrastare il mercato dell'usato. L'inclusione di meccaniche RPG non è solo una modifica ai contenuti del gioco, ma una vera e propria strategia di business. Infatti, i consumatori, pur amando la saga per le sue storie avvincenti e l'azione frenetica, si trovano ora di fronte a titoli che richiedono un investimento temporale maggiore e, di conseguenza, un attaccamento più profondo ai giochi. Questo cambiamento ha portato con sé il rischio di frustrare alcuni fan storici, i quali vedono con preoccupazione il passaggio accentuato da un gameplay action-adventure a tratti più strategici e riflessivi. Multiplayer.it analizza le scelte di Ubisoft, sottolineando che la necessità di allungare la durata dei giochi è stata una risposta diretta alle pressioni del mercato.

Strategie e profitti

La motivazione principale, secondo Hutchinson, era impedire la circolazione delle copie usate, aumentando il tempo necessario per completare il gioco e tenere il disco 'nel lettore' più a lungo. Per Ubisoft, ogni copia usata rivenduta è un guadagno mancato, e nel corso degli ultimi anni, con l'avvento di piattaforme digitali e servizi di abbonamento, questo problema si è intensificato. Al fine di massimizzare i profitti, la decisione di introduzione delle meccaniche RPG si è dimostrata vincente. Essa si traduce in un impegno per i giocatori maggiore e, parallelamente, nel rallentamento del processo di rivendita. Inoltre, il multiplayer non è mai stato un punto forte della serie, quindi la soluzione più economica per Ubisoft è stata quella di aggiungere elementi RPG, che possono essere sfruttati anche in un contesto strettamente single-player. L'integrazione di missioni secondarie e l'esplorazione all'interno di un mondo sempre più ampio ha reso i giochi non solo più duraturi, ma anche più coinvolgenti per i videogiocatori. Così facendo, Ubisoft ha tentato di affermarsi non solo nel mercato ma anche nel cuore dei giocatori, con una proposta di valore difficile da rifiutare.

Un pubblico diviso

Questa strategia, pur essendo discutibile, ha funzionato mantenendo il pubblico e rinnovando l'interesse nonostante i rischi di diluire il gameplay action-adventure tradizionale. I dati di vendita e la crescita dell'engagement tra i giocatori dimostrano che, in effetti, queste transizioni hanno attirato nuovi e vecchi fan. La frustrazione di alcuni fan storici è compensata dalla soddisfazione di un vasto pubblico composto da neofiti. Tuttavia, i puristi si domandano quanto tempo questo approccio possa funzionare. Inoltre, come sottolineato anche in un articolo di Everyeye, ci si interroga su come evolverà la narrativa della serie e se l'inserimento di troppe meccaniche RPG possa compromettere la sostanza di quello che è originariamente Assassin's Creed. Il dibattito è aperto, e c'è chi confida che Ubisoft possa trovare un equilibrio che permetta alla serie di prosperare senza allontanarsi troppo dalle sue radici.

Future in Bilico

L'articolo approfondisce le implicazioni commerciali e creative di questo approccio, con spunti di riflessione sul futuro della serie. La questione centrale rimane come Ubisoft intenda pianificare i suoi futuri titoli. La strada dei GDR, sebbene promettente, costringe la compagnia a un cambiamento di paradigma nella progettazione del gioco. Le preoccupazioni riguardo alla rivendita delle copie usate offrono uno spunto interessante per un'analisi più profonda delle dinamiche di mercato nel gaming. Riuscirà Ubisoft a fornire esperienze che continuino a catturare l'attenzione del pubblico senza compromettere l'integrità artistica dei suoi titoli? La risposta a questa domanda potrebbe essere determinante non solo per Assassin's Creed, ma per il futuro di Ubisoft nel suo insieme. Con l'uscita continua di capitoli e spin-off, la compagnia potrebbe scoprire progetti interattivi e narrativi ancora più ricchi, così come altre modalità di monetizzazione che non si basano unicamente su vendite di giochi. Current trends suggest that players value deep, immersive experiences over mere gameplay length, but as history has shown, trends can shift quickly in the gaming landscape.
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